Tutta la verità sul punteggio 100/100 di Google PageSpeed Insights - Italy Swag

Tutta la verità sul punteggio 100/100 di Google PageSpeed Insights

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Google PageSpeed Insights è uno strumento molto utile per webmaster, sviluppatori e proprietari di siti di tutti i tipi. Tuttavia, abbiamo notato che un sacco di persone passano ore ad ossessionarsi con l’ottimizzazione dei loro siti, al fine di cercare di ottenere un punteggio di 100/100.

Tutti vogliono che il loro sito web sia più veloce, ma la maggior parte di noi sta usando Google PageSpeed Insights nel modo sbagliato. Non c’è bisogno di raggiungere 100/100 per vedere miglioramenti significativi delle prestazioni. Infatti, molti dei punteggi alti che vedete condivisi sui social media sono basati su fattori poco importanti o su soluzioni manuali che non sempre durano a lungo. In questo articolo, vi mostrerò come ottenere risultati più realistici da Google PageSpeed Insights, e come concentrarsi su miglioramenti reali e duraturi.

Questa guida definitiva a Google PageSpeed Insights ti aiuterà a capire il tuo punteggio di performance, e a capire realmente i consigli e le linee guida che il test ti raccomanda.

Cominciamo!

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Che cos’è Google PageSpeed Insights?

Se non sai cos’è Google PageSpeed Insights e non hai familiarità, è uno strumento di analisi di performance dei siti web. Ti basterò inserire un qualsiasi URL per testarla.

Una volta inserita la URL e cliccato su “Analizza”, Google ti fornisce un punteggio sulle prestazioni del sito web immesso basato su numerose best practices di ottimizzazione.

Scorrendo verso il basso si potranno notare una serie di suggerimenti per migliorare le prestazioni del sito web e migliorare il famoso punteggio di Google PageSpeed Insights.

Ci sono così tanti fattori nella velocità della pagina che è difficile dire da dove iniziare. A partire dal 2018, i punteggi di PageSpeed Insights sono calcolati tramite Lighthouse, lo strumento open source e automatizzato di Google per migliorare la qualità complessiva delle pagine web. Questa piattaforma può valutare tutti i tipi di fattori, comprese le prestazioni, l’accessibilità, le app web progressive e altro ancora. Visita Google Measure Tools

Qual’è la verità sul punteggio 100/100 di PageSpeed Insights?

Come già detto in precedenza, ci sono numerosi sviluppatori, esperti SEO e proprietari di siti web che diventano ossessivi e compulsivi per il raggiungimento di un punteggio massimo su PageSpeed Insights. Ma pochi di loro sanno che non è il punteggio il dato più importante, ma lo è invece la lista dei consigli di miglioramento.

Ecco perchè il nostro consiglio non è solo quello di effettuare i test su PageSpeed Insights ma di avvalersi anche di altri strumenti come Webpagetest.

Ci sono altri strumenti di analisi che possono aiutarci come GTmetrix (che unisce i punteggi di PageSpeed Insights e YSlow) e Pingdom Tools. Noterai infatti che ogni strumento ti darà sempre punteggi diversi, ma ciò che è più importante è l’analisi di quanto le risorse impiegano a scaricarsi e ad impattare sulla reale velocità del sito web. Infatti con Webpagetest noi di Italy SWAG abbiamo trovato lo strumento ideale di analisi in quanto ci può fornire numerosi dati e risorse che impattano sulle prestazioni.

Come viene utilizzato PageSpeed Insights da Google?

Oltre ad essere uno strumento ideale per analizzare la User Experience (UX) del vostro sito web, PageSpeed Insights è utilizzato dal più grande motore di ricerca del pianeta, ovviamente stiamo parlando di Google, il quale utilizza anche i dati di PageSpeed Insights per modificare il posizionamento della SERP (Serach Engine Results Page) dei siti web.

Infatti dal 2018 la velocità da mobile è diventata fattore di ranking per Google attraverso test di performance per desktop e mobile e successivamente sono stati introdotti i Core Web Vitals, un’iniziativa di Google per guidare al miglioramento delle performance ed alla user experience dei siti web.

Core Web Vitals

Sono dati inseriti nel 2020 da Google per aiutare l’analisi e l’ottimizzazione delle performance dei siti web e di conseguenza migliorare l’esperienza utente del sito web, e nello specifico sono:

  • Largest Contentful Paint (LCP): misura il caricamento dell’elemento più grande nella pagina. Per una buona esperienza utenti il dato LCP deve stare nei 2.5 secondi da quando la pagina inizia a caricare.
  • First Input Delay (FID): misura l’interattività della pagina, che può essere tocco o click. L’interattività deve essere disponibile sotto i 100 millisecondi per superare il test.
  • Cumulative Layout Shift (CLS): misura la stabilità visiva degli elementi durante il caricamento. Per avere una buona esperienza utente il CLS deve essere meno di 0.1.

A differenza dal punteggio di Google Page Speed Insights i Core Web Vitals nel test di Lighthouse mostrano i dati reali degli utenti, misurati durante la visita del sito web.

Questi dati però non sempre sono disponibili per siti web con meno di circa 1.000 visite mensili, quindi non sempre è possibile misurarli.

I dati dei Core Web Vitals sono attendibili?

Come detto precedentemente i Core Web Vitals sono misurati sui dati degli utenti reali. Ma cosa accade se il mio sito web non li mostra?

Da un test su PageSpeed Insights si possono comunque vedere questi dati ma si tratta di dati non realistici perché il test effettuato è l’emulazione di un dispositivo Moto G4 su una rete 4G lenta.

Quindi se i dati reali non sono disponibili, il punteggio e i Core Web Vitals mostrati nel nostro test non sono attendibili per tutti gli utenti che visitano il nostro sito web, ma solo per chi naviga con una rete lenta 4G ed ha un motorola G4.

Lighthouse e i Core Web Vitals

Page Speed Insights non ha al suo interno la possibilità di modificare il dispositivo e la velocità di download. A ciò ci viene in aiuto Lighthouse che è uno strumento open source in grado di redigere un audit approfondita per la misurazione di prestazioni, accessibilità, SEO e altro ancora.

 

Per utilizzarlo bisogna scaricare Google Chrome, visualizzare la pagina web interessata e cliccare con il tasto destro del mouse su ispeziona e raggiungere la tab Lighthouse. 

In questa schermata potrai scegliere se effettuare il test da desktop o mobile e spuntare varie checkbox per eseguire l’analisi sulle prestazioni, accessibilità, SEO ecc…

Il test standard riporterà i dati secondo la vostra velocità di connessione, quindi, senza snaturare il report con una connessione molto lenta come fa Google Page Speed Insights.

Se invece volessimo effettuare il test ad una velocità specifica possiamo farlo semplicemente recandoci, sempre negli strumenti per sviluppatori di Google Chrome, nella tab Network e scegliere alcuni dei preset presenti oppure impostarne uno cliccando su Custom specificando la velocita di Download e Upload.

A questo punto il test sarà attendibile in base all’utenza che frequenta il sito web e l’analisi sarà molto più efficace rispetto ad un test su Google PageSpeed Insights che molto spesso riporta punteggi e dati molto bassi.

In alternativa ci può essere di aiuto il tool di Webpagetest che effettuerà un’analisi attraverso svariati settaggi come: località del server, velocità di connessione, report di lighthouse, tipo di dispositivo, e tanti altri…

Conclusioni

Come abbiamo appena visto, Google PageSpeed Insights è un ottimo strumento per misurare le prestazioni del sito web, però se l’analisi è effettuata da chi non conosce tutta la verità è davvero uno shock! L’esempio classico è il cliente che analizza il sito che abbiamo appena sviluppato e ci chiama infuriato chiedendoci spiegazioni! Bene…se avete letto questo articolo avete delle ottime cartucce in mano per analizzare il sito web ed anche spiegargli che non ottenere un punteggio 100/100 su Google PageSpeed Insights non è così catastrofico!

A patto che il sito web sia ottimizzato, altrimenti il vostro cliente avrà ragione ad infuriarsi!

Se vuoi ottimizzare il tuo sito web contattaci e , noi di Italy SWAG, ti forniremo supporto attraverso report dettagliati e ottimizzazioni per velocizzare il tuo sito web!

 

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